Da uno studio effettuato nel Regno Unito è emerso che il 25% delle malattie infiammatorie coinvolge i bambini. Si è osservato che la crescita e la nutrizione sono fattori fondamentali che influenzano la gestione e il trattamento delle patologie intestinali con lo scopo di ridurre la patologia e minimizzare gli effetti collaterali.
Entrando più nello specifico è emerso che solo il 25% dei pazienti con morbo di Crohn presenta i sintomi classici ad esso associati quali: dolori addominali, perdita di peso e diarrea. Inoltre si è notato anche che la maggior parte dei bambini con colite ulcerosa presentano sangue nelle feci. I marker infiammatori si presentano solitamente invariati soprattutto nel morbo di Crohn. Comunque l’ indagine completa include l’endoscopia intestinale superiore e l’ileocolonoscopia. In conclusione dallo studio si evince che è necessario che il pediatra faccia tesoro delle proprie esperienze cliniche passate ed applichi un trattamento multidisciplinare efficace per questa patologia.
Allungare i tempi non aumenta i rischi diagnosi tumore o morte
C'è un legame tra i batteri dell'intestino e e le cellule germinali
Lo rivela uno studio clinico della durata di 4 settimane pubblicato su Lancet Gastroenterology & Hepatology
L'alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute a livello globale e la sua influenza sulla funzione epatica è di particolare rilievo
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Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale
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Cavaleri (Ema): "Ci aspettiamo ritiro vaccini non più usati"
Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
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